APPRENDIMENTO OVER 60? ANCORA POSSIBILE?

8 maggio 2025

Ti sarai accorto sicuramente che con il passare degli anni, c’è un progressivo cambiamento nelle modalità con le quali svolgiamo le attività della vita quotidiana.


In particolare calano, le nostra capacità di

- attenzione

- ricordo

- concentrazione

- utilizzo del linguaggio.


Questi cambiamenti sono osservabili sia nelle persone sane sia nelle persone che sviluppano un declino cognitivo lieve oppure malattie più gravi come l'Alzheimer, per cui non vi sono ancora farmaci completamente efficaci.


Dato il forte aumento dei casi, negli ultimi anni è stato prioritario individuare nuove strategie non di tipo farmacologico, ma interventi psico-sociali utili a prevenire o ritardare l'insorgenza delle malattie neuro degenerative.


Negli ultimi decenni la letteratura scientifica ha evidenziato la possibilità di recuperare e potenziare alcune funzioni cognitive anche in età avanzata.


Nel 2012, nella regione Marche, è stato attuato uno studio sperimentale, finanziato dal ministero della salute, che per un periodo di tre anni, ha coinvolto più di 300 persone over 65, con l’obiettivo di verificare l’effetto di un programma di allenamento mentale.

Il campione era composto sia da persone sane, che da persone con lievi disturbi cognitivi e da malati di Alzheimer ti tipo lieve o medio.

Il programma includeva l’utilizzo di comuni passatempi orientati all’allenamento mentale, quali svolgere le “parole crociate”, giocare a carte o a sudoku, ma anche l’apprendimento di metodologie atte a potenziare la concentrazione, la memorizzazione e l’attenzione.


I risultati, monitorati dopo pochi e mesi e poi pochi anni, hanno evidenziato un miglioramento delle capacità cognitive nel 70% dei soggetti colpiti da Alzheimer, un miglioramento nel 50% per i soggetti con lievi disturbi cognitivi ed infine un miglioramento nell’ 80% dei soggetti sani.

Ma i benefici non si sono limitati alle capacità cognitive, si sono riscontrati effetti positivi anche sull’umore, il livello di stress, il benessere personale percepito, l’aumentata voglia di vivere e di fare; tutti fattori che influiscono sulla probabilità o meno di ammalarsi a distanza di qualche anno, agendo sulla capacità del nostro fisico di aumentare le proprie difese immunitarie.


Nel nostro piccolo (operiamo sul territorio da quaranta anni), ci siamo spinti ancora un po’ oltre, nello sperimentare che anche le persone over 75 hanno i medesimi miglioramenti e quindi fare tanta prevenzione.


Le metodologie

Acquisire metodologie attraverso le quali si può leggere più facilmente, ricordare molto di più, concentrarsi, ci rende più sicuri e stimolati a fare quelle attività che altrimenti tenderemmo a ridurre gradatamente perché per noi troppo faticose. E va da sé che se svolgi sempre meno una determinata attività, tenderai a peggiorare quelle abilità necessarie a svolgerla.


Oggi

Ai nonni è richiesto sempre più spesso di intervenire in aiuto alla famiglia, nell'affiancare i nipoti mentre svolgono i compiti scolastici, nell’accompagnarli alle varie attività sportive e ricreative.

Ma non è necessario essere nonni, per desiderare ancora di apprendere una nuova lingua o perché no iscriversi all’università o semplicemente leggere molto ma molto di più; essere in grado ancora di intrattenersi in conversazioni in cui è necessario essere aggiornati, non sentirsi esclusi da un ambiente.


Ancora molto è possibile!


Chiamaci per sapere come!

Autore: Alberto Fasullo 9 ottobre 2025
Ti è mai capitato di sentirti con l’acqua alla gola prima di una scadenza importante? Un progetto di lavoro, un esame universitario, una verifica, una interrogazione? Ti sei mai detto, “se solo avessi avuto qualche giorno in più!”? Magari hai anche provato ad organizzarti il lavoro, ma non ha funzionato, perché c’è sempre qualche imprevisto che non avevi considerato oppure perché l’ansia di non riuscire ti rallenta e non riesci a rendere per ciò che potresti. 1- Decidi quanto tempo al giorno vuoi dedicare allo studio ed in quali fasce orarie; 2- Stabilisci il quantitativo di studio da svolgere, sia per il giorno seguente che per i successivi; 3- Ritagliarsi una piccola parte del tempo alla fine della giornata per rivedere mentalmente ciò che hai appreso; 4- A fine settimana verifica l'EFFICACIA e l'EFFICIENZA della tua settimana di studio. 1-Scrivi su un “planning” le fasce orarie in cui sei già occupato da altre attività ed eliminale; è importante capire realmente quanto tempo si ha a disposizione ogni giorno, per non rischiare di sopravvalutare il quantitativo giornaliero da svolgere; metti in evidenza il tempo effettivo giornaliero in cui programmare le attività; 2-Dividi il tempo in attività diverse, come il lavoro per domani, quello per le scadenze della settimana successiva in modo da non trovarti mai con grandi quantitativi da svolgere per materia; 3- Ritaglia una piccola quantità di tempo a fine giornata per rivedere mentalmente il lavoro svolto. 4- A fine settimana verifica se sei in pari con la programmazione e se le cose apprese sono chiare, altrimenti tieni presente le modifiche da apportare nella settimana successiva. Qualora non fossi soddisfatto, cerca quale potrebbe essere il tuo principale punto di criticità di rallentamento e scrivici quale tra questi temi preferisci vengano approfonditi subito: • CONCENTRAZIONE • LETTURA • RITENZIONE E RICORDO • GESTIONE DELL'ANSIA Oppure CHIAMACI!
Autore: Barbara Frisoni 9 ottobre 2025
La salute è tra le tue braccia
Autore: Barbara Frisoni 9 ottobre 2025
Quando si parla di discalculia nel bambino? Se ne può uscire?
Autore: Barbara Frisoni 9 ottobre 2025
E’ mai capitato anche a te di sentirti…. un po’ “lanterna” che brilla sul cammino od un po’ “zucca spaventosa”? Siamo vicini ad Halloween quindi è proprio il momento giusto per porsi questa domanda. L’origine di Halloween.. . ….non è come spesso si pensa Statunitense, bensì celtica , dall’antica festa di Samhain , una specie di capodanno che separava il periodo estivo da quello invernale. Nel momento in cui i romani conquistarono le terre celtiche, piano piano eliminarono tutte le feste pagane e quando successivamente fu istituita ufficialmente la festa di Tutti i Santi, i popoli che continuavano a festeggiare l’antico Samhain spostarono al 31 ottobre la ricorrenza. A fine Ottocento poi, a seguito di una grande migrazione di irlandesi verso gli Stati Uniti, le celebrazioni di Halloween si diffusero nel nuovo continente . Le zucche Anche l’usanza di intagliare le zucche, per farne personaggi “mostruosi” è di origine irlandese, da un’antica leggenda secondo la quale il fabbro Stringy Jack, vendette la sua anima al diavolo per pagare i propri debiti accumulati per il vizio di bere. Il patto consisteva nell’accordo secondo il quale il diavolo lo avrebbe lasciato “in pace” per dieci anni. Ma nella notte di Halloween dell’anno successivo Jack morì e la leggenda narra che giunto in paradiso venne cacciato all’inferno. Qui il diavolo volle rispettare il patto e lo respinse lanciandogli contro un tizzone ardente ; Jack lo raccolse e lo pose dentro una rapa cava per farsi luce, come fosse una lanterna, nel suo continuo peregrinare tra il paradiso e l’inferno. Ecco perché, nei giorni che precedono Halloween e soprattutto nella notte del 31 ottobre, si usa accendere lumini all’interno delle zucche intagliate con sembianze mostruose. Il mondo delle paure è un mondo misterioso che a volte ci viene a trovare con i suoi messaggeri: il buio e la notte, certi animali come i ragni oppure la solitudine o al contrario la presenza degli altri che, quando dobbiamo parlare in pubblico, ci appaiono come una corte di giustizia e vorremmo sprofondare! Quando arrivano, vorremmo mandarle via, cerchiamo di ignorarle oppure le sfidiamo e proviamo a vincerle. Ma a volte le paure la sanno più lunga di noi! Se vuoi imparare le abilità utili a saperla più lunga delle tue paure… contattaci.
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