La discalculia
Quando si parla di discalculia nel bambino? Se ne può uscire?
Si parla di discalculia quando è accertata una scarsissima capacità a
riconoscere e
comparare i numeri semplici, a distinguere maggiori o minori quantità, capire se 2 sia maggiore o minore di 5; tale deficit viene anche detto “cecità di numero “.
Le statistiche sui casi accertati ci dicono però che solo lo
0,2% dei bambini dichiarati “discalculici” non abbiamo tale capacità.
Nella pratica si parla di discalculia infatti, anche in tutti quei casi in cui, nonostante il ripetuto esercizio, i bambini facciano fatica per esempio:
- a incolonnare i numeri in uno spazio del foglio,
- semplicemente a leggerli,
- a ricordare le tabelline,
- a risolvere le operazioni di base per iscritto,
- ad assimilare i processi di calcolo mentale.
Le soluzioni
Bene, in tutti questi casi, che ovviamente rappresentano la maggior parte dei casi di discalculia, è dimostrato che è possibile intervenire e risolvere i sovraesposti “errori” perché di errori si tratta. L’intervento migliore consista nell’individuare, bambino per bambino,
le strategie di apprendimento più adatte per ciascun
tipo di “errore” svolto.
Quindi la risposta è “si”, se ne può uscire, con un lavoro personalizzato che, tanto più è
qualificato, tanto più velocemente, porterà il bambino a fare bene…i suoi calcoli.
Buona dis-discalculia!

