C'È DA FIDARSI DEL PROPRIO ISTINTO

Michela Vita • 26 settembre 2025

C'è da fidarsi del proprio istinto? Meglio agire per istinto o con ragionamento?

C’è da fidarsi del proprio istinto? Meglio agire per istinto o con ragionamento?

 “Segui il tuo istinto!”; È una frase che ci è sicuramente stata detta da qualcuno vicino a noi nei momenti in cui ci troviamo di fronte a decisioni da prendere.

Ci viene indicato di “ascoltare” il nostro corpo, perché è proprio dalle sensazioni che proviamo che ci arrivano le informazioni sulla decisione da prendere, per istinto, appunto.


Ma cos’è l’istinto?

L’istinto è definito in psicoanalisi come l’impulso di origine psichica o motivazione che spinge un essere vivente ad agire per la realizzazione di un particolare obiettivo, mediante schemi d’azione innati ed appunto, “istintivi”.

Sono comportamenti basati su automatismi e non sono frutto di apprendimento né di scelta personale.

 William McDougall, autore della Teoria dell’istinto, sosteneva che esso è composto da tre elementi: percezione, emozione e comportamento; articolandosi in 18 tipologie d’istinti.

Alcuni esempi: quello materno, la curiosità, il bisogno di nutrirsi, le migrazioni degli uccelli, l’attrazione sessuale umana ed animale e gli stessi meccanismi della nostra vita sociale.

Tale teoria, ci dice che ci comportiamo in un determinato modo per proteggerci e per garantirci la sopravvivenza.


Ragione: che cos’è?

La ragione è considerata una prerogativa specifica dell’uomo che lo distingue dagli animali. Pensate che Aristotele definiva l’uomo “animale razionale”, per sottolineare che esso si differenzia dall’animale vero e proprio in quanto dotato raziocinio. La ragione è la più alta facoltà regolatrice che detta leggi capaci di dare ordine e fini alla vita morale e sociale dell'uomo.


Gli schemi cognitivi

 Come esseri umani “sociali”; siamo fondamentalmente inquinati nel nostro essere: invasi da cliché, schemi, convinzioni, che determinano la concezione che abbiamo della vita. Insomma: siamo pieni di “schemi cognitivi”. Gli schemi cognitivi ci aiutano ad incasellare rigidamente la realtà come se essa potesse essere ridotta a un mero dato scientifico da scomporre e analizzare e ciò la snatura della sua essenza, non permettendoci di coglierne le sfumature.

Dovremo quindi tenere in considerazione il nostro istinto come elemento importante esattamente come la ragione.


 Perché non ci fidiamo del nostro istinto?

 Il motivo è dato dal fatto che esso non è basato su prove o su esperienze passate. Seguire l’istinto ci fa muovere su terreni che ci mettono a confronto con le nostre fragilità, le nostre paure, quelle paure che sono legate all’alta percentuale di errore (al 50% la strada intrapresa potrebbe essere errata) e ci mettono a confronto col la probabilità di fallimento.


Sappiamo cogliere i segnali che ci invia il nostro istinto?

 Non è per nulla facile decifrare i segnali ricevuti dal nostro istinto, soprattutto per quelle persone che sono particolarmente ansiose, e che stanno vivendo periodi prolungati di stress. In quanto esse vivono in un costante stato di allerta. Pertanto, si rischia di sentirsi da un lato cadere nel vuoto senza paracadute (basarsi solo sull’istinto), dall’altro fermi e paralizzati dalla paura di sbagliare (basarsi solo sulla ragione).


 Cosa fare quindi?

 Opportuno sarebbe imparare a riportare ansia e stress a livelli accettabili per poter prendere decisioni sfruttando la parte costruttiva di entrambi gli stati.




 Contattaci per parlarne insieme.

Autore: Michela Vita 26 settembre 2025
Fare domande efficaci: il segreto per costruire relazioni autentiche
A bunch of colorful numbers on a white background
8 maggio 2025
Scopri il Subitizing, l'abilità innata dei tuoi bambini di percepire le quantità, chiave per il loro sviluppo numerico e l'apprendimento della matematica.
8 maggio 2025
Problem Solving: Supera Bias Cognitivi, Sviluppa Creatività, Abbraccia il Cambiamento.
8 maggio 2025
Declino Cognitivo Anziani? Prevenzione con Allenamento Mentale. Scopri come l'allenamento cognitivo non farmacologico migliora memoria, attenzione e benessere. Ricerca provata: ritarda Alzheimer, potenzia funzioni cognitive e qualità di vita. Metti alla prova la tua mente a ogni età!